Moto.it Magazine n.450 15-12-2020.pdf

(6958 KB) Pobierz
SPECIAL FREE ISSUE - N.450 - 15 DICEMBRE 2020
DUCATI
MULTISTRADA V4
NOVITÀ
MOTOGP
EDITORIALE
Moto Guzzi
V7 850
P.52
Processo a Valentino
Rossi
P.128
Bastianini e la Romagna
del “mutur”
P.108
PROVA
DUCATI
MULTISTRADA
V4
TUTTO QUELLO CHE
C’È DA SAPERE SULLA
NUOVA MULTI DA 170
CV
Abbiamo guidato la nuova Multistrada
V4: in queste prime impressioni vi
diciamo come si comporta su strada e in
un facile offroad. I numeri della V4 sono
comunque già impressionanti: 170 cavalli
per soli 215 kg a secco e un velocità
massima di circa 265 km/h!
DI ANDREA PERFETTI
PROVA
PROVA
e ancora non sapete com’è fatta, vi rimandia-
mo al testo qui sotto (lungo come un poema
di Omero). Perché di novità la Ducati Multi-
strada ne presenta davvero una caterva. Facciamo
prima a dirvi cos’è rimasto in comune con la prece-
dente versione: le manopole in gomma, stop.
L’ergonomia è studiata con grande cura. In sella si
sta bene e si tocca facilmente terra; dista infatti solo
84 cm (ma si può alzare a 86 in un attimo, senza at-
trezzi). Il riparo dall’aria è ottimo e solo chi supera
il metro e novanta avrà la parte superiore del casco
esposta. Nel nostro primo contatto (170 km in Emi-
lia tra città, autostrada, statali e facile fuoristrada) la
Multistrada V4 S ci è sembrata comoda sia col pilota
che col passeggero. E sembrano fatte bene anche le
borse basculanti di nuova concezione.
Le vibrazioni sono davvero ridotte e ci sembra sia
stato fatto un grande lavoro anche sul fronte del ca-
lore: è il tallone d’Achille dei motori V2 e V4, i cui cilin-
dri posteriori spesso mandano in ebollizione le no-
stre parti basse d’estate. Nel test, con circa 13 gradi,
non abbiamo avvertito nessun fastidio. Nemmeno il
classico teporino che, a dire il vero, fa quasi piacere
d’inverno. Ci riserviamo di riprovare ovviamente la
moto, ma anche nelle soste al casello autostradale il
nuovo V4 non si è fatto notare. D’altra parte il lavoro
sugli sfoghi d’aria calda e i nuovi radiatori (laterali)
sono un passo in avanti rispetto al V2 (leggi sotto
come i dettagli tecnici). Nel complesso la seduta è
S
4
MOTO.IT MAGAZINE N. 449
MOTO.IT MAGAZINE N. 449
GUARDA IL VIDEO
5
PROVA
PROVA
6
ULTISTRADA
sensibilmente diversa rispetto a prima: la Multistrada
resta stretta tra le gambe e il serbatoio da 22 litri (2 in
più) non è mai ingombrante, nemmeno nella guida in
piedi. Si è però meno dentro la moto e più sopra di lei,
con una impostazione quindi maggiormente enduri-
stica, che dà un bel controllo anche su strada.
Detto in altri termini: è meno crossover e più maxien-
duro, anche grazie alla nuova ruota anteriore da 19
pollici (prima era da 17, Multistrada Enduro esclusa).
E qui entra in gioco prepotente il nuovo motore V4.
Abbiamo letto che non sarebbe più un vero Ducati
per via dell’assenza della distribuzione desmodro-
mica. Ragazzi, provatelo! È un Ducati fatto e finito.
Certo, ai regimi più bassi ha perso la ruvidità dei V2
di Borgo Panigale e ai medi è sicuramente più gentile.
I suoi 170 cavalli infatti non sono mai imbizzarriti e
fuori controllo, merito di un’ottima gestione elettro-
nica del gas e degli evoluti controlli dinamici. Ma, se
spalancate il gas, si decolla! I 1.158 cc regalano pre-
stazioni entusiasmanti. Il V4 è regolare a 2.000 giri,
spinge con forza – tanta forza – dai 4 ai 7.000 giri e
poi boom: ti proietta a oltre 10.000 giri con una spinta
inesauribile, amplificata dalle cambiate da MotoGP
del cambio assistito elettronicamente (di serie sulla
S della nostra prova). I rapporti sono molto ravvicina-
ti e con una prima bella corta, perfetta in città o nel
fuoristrada. Le cambiate sono un po’ ruvide solo se
si pretende di usare il quick shift elettronico ai regimi
medio-bassi.
La strumentazione si legge molto bene (la S ha uno
schermo TFT da 6,5 pollici) e ha numeri più grandi
e meno affollati rispetto alla Multistrada V2. Ora si
può persino avere la navigazione a tutto schermo,
MOTO.IT MAGAZINE N. 449
MOTO.IT MAGAZINE N. 449
7
PROVA
PROVA
grazie all’interfaccia con lo smartphone. Sono ben
fatti anche i blocchetti elettrici, che richiedono un
piccolo apprendistato per conoscere tutte le funzio-
ni. A partire dal cruise control adattivo, che sfrutta il
radar. L’abbiamo testato per circa 20 km in autostra-
da e funziona molto bene, soprattutto con le auto.
Bisogna prestare attenzione soltanto in presenza di
una moto che precede, perché in questo caso il radar
fatica a identificare una sagoma così stretta. Ottima
soluzione quella del BSD (blind spot detection), che
illumina un led arancione nello specchietto, se un vei-
colo entra nel nostro angolo cieco.
La dinamica di guida è rivoluzionata. Ora la Ducati
Multistrada V4 ha quote più enduristiche di prima. È
più corta (interasse ridotto di 2 cm, ora siamo a 1.567
mm contro 1.585), con una forcella meno inclinata,
più leggera (215 kg a secco). Soprattutto ha l’anterio-
re da 19” (120/70) e un posteriore da 17” con gomma
più stretta (170/60 contro i precedenti 190/55). Con-
fermate invece le ottime Pirelli Scorpion Trail 2.
Risultato? La Multi V4 è meno rapida a scendere in
piega, ma molto più intuitiva e facile. L’agilità persa
con la ruota anteriore più grande è recuperata gra-
zie alle nuove quote ciclistiche e al peso inferiore. Su
asfalto il divertimento in curva è ancora di assoluto
livello e sulla S abbiamo apprezzato anche le sospen-
sioni elettroniche e l’impressionante reparto freni,
che davanti ha enormi dischi da 330 mm di diametro
con pinze Brembo Stylema.
Difetti quindi? Nel corso di ogni test li cerco col lumici-
no, sperando di dare sempre più riferimenti possibili
a chi ci legge su Moto.it
Questi 170 km non sono stati sufficienti per eviden-
ziare pecche particolari, ci riserviamo di provarla a
PREGI
Comportamento stradale - Motore V4
entusiasmante - Dotazione al vertice
DIFETTI
Consumo aumentato rispetto al V2 -
Prezzo impegnativo
8
MOTO.IT MAGAZINE N. 449
MOTO.IT MAGAZINE N. 449
9
Zgłoś jeśli naruszono regulamin