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Il Gargano
Cenni generali
Geologia ed Orografia
Il Gargano, lo sperone d’Italia, è un promontorio montuoso che si leva sino ai 1065 metri del monte Calvo;
esteso su circa 2100 Kmq. dei quali circa 110 sono rappresentati dai laghi costieri di Lesina e Varano, esso è
nettamente separato dal sistema appenninico della fossa della Daunia, cioè dall’alto tavoliere delle Puglie, con
il quale ha però in comune l’origine geologica, facendo parte integrante della piattaforma calcarea pugliese.
Il contrasto tra il Gargano ed il resto della regione pugliese è ancora più evidente quando si osservano i dati
forestali: dei suoi 2100 Kmq. oltre 39.000 ettari sono coperti da boschi e macchia mediterranea (circa il 18%
della superficie agricola-forestale s.a.f.), in una regione che ha la più bassa percentuale di boschi in Italia
(circa il 5% della s.a.f.). Il Gargano è costituito nella quasi totalità da rocce calcaree di origine sedimentaria,
con la sola eccezione dell’affioramento di rocce eruttive della punta delle Pietre Nere. Ad est affiorano le
rocce del giurrasico e del cretaceo inferiore (mesozoico o era secondaria), rappresentate da dolomie e calcari
dolomitici a struttura saccaroide di color grigio, da calcari compatti bianchi o nocciola, i quali presentano,
con frequenza, caratteristiche inclusioni di noduli di selce, come nella Foresta Umbra, e da calcari grigi pure
compatti, come alla Testa del Gargano. Al centro ed a ovest affiorano le rocce del cretaceo medio e superio-
re, rappresentate dai calcari grigi e bianchi, e ancora compatti, di monte Calvo e dintorni. Di limitata esten-
sione sono le formazioni più recenti, mioceniche e plioceniche, dei calcari teneri e farinosi tra Peschici e
Vieste, e dei calcari arenacei. Le pendici nord-occidentali del Promontorio, meno ripide, ed in genere tutte
le pendici di bassa quota e gli impluvi montani, sono ammantate da depositi alluvionali quaternari, anti-
chi e recenti, rappresentati da detriti di falda cementati e non, da terreni argillosi, e nelle fasce litoranee da
terreni sabbiosi e dune. I terreni originatisi dalla degradazione delle rocce madri sopra descritte, sono, in pre-
valenza, ascrivibili alle terre brune forestali ad alto contenuto umido ed altre terre rosse variamente umifere,
derivanti da decalcificazione dei calcari meno antichi e carsificati, caratteristici dell’ambiente mediterraneo.
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Idrografia
Assai sviluppato nel promontorio è il carsismo, con abbondanza di grotte, doline e inghiottitoi, così che
l’idrografia superficiale al di fuori della zona litoranea è praticamente inesistente. Tutto l’altopiano,
infatti, manca di acqua, se si fa eccezione di rare pozze temporanee, e mancano fiumi o corsi d’acqua
permanenti, poiché i solchi vallivi convogliano solo le acque meteoriche connesse a fenomeni d’intense
precipitazioni. Le sorgenti sgorgano tutte al di sotto dell’isoipsa 300 ad eccezione della “fontana di
Sfilzi”, situata nella omonima località.
Climatologia
Il clima del Gargano è tipicamente mediterraneo, cioè caratterizzato da precipitazioni invernali e primaveri-
li, e da più o meno accentuata siccità estiva, nonché da temperature miti (con nessuna media mensile infe-
riore allo O° C.). Trattandosi di un territorio montuoso, che si innalza dal mare fino a poco più di 1000 metri
d’altitudine e che si protende lungamente nell’Adriatico, i fenomeni climatici sono complessi. I venti prove-
nienti dal nord, cioè dall’alto e medio bacino Adriatico, giungono carichi di umidità e avendo il cammino
sbarrato dal promontorio danno luogo in altitudine a piogge di convenzione. Il versante sud è frequentemen-
te investito dallo scirocco, che raggiunge il Gargano dopo aver ceduto gran parte dell’umidità sugli
Appennini meridionali, apportando elevata temperatura e notevole siccità. Si hanno quindi precipitazioni
modeste, ma non trascurabili, (550-650 mm./anno) sui litorali volti al nord e precipitazioni sensibilmente
elevate (900-1350 mm./anno) nelle aree più montane e precipitazioni invece minime sulle pendici volte a
sud. Le masse di aria umida provenienti dal nord, anche se non danno luogo a precipitazioni dirette, deter-
minano un forte innalzamento del grado idrometrico dell’atmosfera, riscontrabile nelle zone più elevate della
Foresta Umbra e delle alture interne del Gargano. Tutto ciò determina un microclima particolare, favorevo-
le alla vegetazione nella regione mediterranea.
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